Anagrafe nazionale degli assistiti, il Garante dà il via libera al Ministero della Salute

Parere positivo sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Anagrafe nazionale degli assistiti, il Garante dà il via libera al Ministero della Salute

Via libera dal Garante per la protezione dei dati personali al Ministero della Salute sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che disciplina l’Anagrafe nazionale degli assistiti. Così si può introdurre uno strumento innovativo destinato, ameno sulla carta, ad agevolare il sistema di monitoraggio della spesa sanitaria, accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini e le pubbliche amministrazioni. Difatti, l’idea è utilizzare la nuova banca dati, realizzata dal Ministero della Salute in accordo col Ministero dell’Economica, per assicurare alle singole Aziende sanitarie locali la disponibilità delle informazioni esatte e aggiornate sugli assistiti per lo svolgimento delle funzioni di propria competenza. Diverse le novità previste nel decreto. Nello specifico, la nuova anagrafe degli assistiti subentra alle anagrafi e agli elenchi degli assistiti tenuti dalle singole Aziende sanitarie locali, che mantengono la titolarità dei dati di propria competenza e ne assicurano l’aggiornamento, e le Aziende sanitarie locali cessano di fornire ai cittadini il libretto sanitario personale e, in caso di trasferimento di residenza, la nuova anagrafe ne dà immediata comunicazione telematica alle Aziende sanitarie locali interessate. In questo modo l’Azienda sanitaria locale della nuova residenza prende in carico il cittadino e aggiorna i dati di propria competenza nell’anagrafe nazionale degli assistiti senza che il cittadino debba fornire ulteriori comunicazioni alle Aziende sanitarie coinvolte. (Parere del 24 febbraio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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