Finanziamenti targati ENI per l’Ateneo: legittima la richiesta di accesso presentata dall’associazione ambientalista
Va accolta l’istanza mirata a prendere visione dei documenti relativi alla collaborazione tra Università e società

Accoglibile l’istanza di accesso presentata da un’associazione ambientalista e volta ad ottenere da una Università la documentazione contrattuale da cui risultino i rapporti di collaborazione con ENI S.p.a., con particolare riferimento ai finanziamenti della società per l’attività didattica e di ricerca dell’Ateneo. I giudici ritengono legittima la richiesta presentata dall’associazione ambientalista in quanto relativa a misure amministrative che, inevitabilmente, incidono o possono incidere sulle scelte didattiche e scientifiche e quindi sulle politiche ambientali perseguite dall’Università. I giudici sottolineano l’importanza del diritto di accesso alle informazioni ambientali, osservando che la maggiore diffusione di tali dati contribuisce a sensibilizzare maggiormente il pubblico alle questioni ambientali, a favorire il libero scambio di opinioni, ad una più efficace partecipazione del pubblico al processo decisionale in materia e, infine, a migliorare l’ambiente. Evidente, quindi, lo stretto legame esistente tra circolazione delle informazioni, partecipazione dei cittadini e raggiungimento dell’obiettivo finale di tutela dell’ambiente naturale. In questa ottica, quindi, il concetto di informazione ambientale riguarda non solo i dati e i documenti posti in immediata correlazione con il bene ambiente, ma anche le scelte, le azioni e qualsivoglia attività amministrativa che ad esso faccia riferimento. Ecco perché va accolta la richiesta avanzata dall’associazione ambientalista, richiesta concernente atti e documenti espressione di un’attività amministrativa che, direttamente o indirettamente, involge l’ambiente e la sua tutela. (Sentenza 379 del 19 aprile 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte)