Stop ad autovelox e rilevatori ai semafori se registrano i dati di tutti i veicoli

Bloccata l’aggiudicazione dell’appalto di un Comune. Evidente la violazione ai danni della privacy degli automobilisti

Stop ad autovelox e rilevatori ai semafori se registrano i dati di tutti i veicoli

Stop agli autovelox e ai sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni ai semafori che sono anche in grado di verificare che tutte le vetture in transito siano in regola con l’assicurazione e la revisione. Tali apparecchiature violano la normativa sulla privacy, secondo i giudici. In particolare, viene ribadito che gli impianti elettronici di rilevamento automatizzato delle infrazioni, utilizzati per documentare la violazione delle disposizioni in materia di circolazione stradale, comportano, analogamente all’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, un trattamento di dati personali, perché le targhe dei veicoli sono a tutti gli effetti informazioni che permettono di risalire all’identità dei loro proprietari rendendoli quindi identificabili, e perciò si applica la normativa sulla protezione dei dati personali. In questa ottica non sono ammissibili la registrazione e l’utilizzo, in modo massivo ed indifferenziato, dei dati di tutti i veicoli circolanti nel tratto di strada sottoposto a controllo, perché tale prassi, osservano i giudici, è in contrasto con la disciplina vigente in materia di tutela della riservatezza. Ciò significa che un rilevatore di infrazioni regolarmente omologato deve considerare solo i veicoli con cui è stata commessa una violazione del Codice della Strada, conservandone solo i dati strettamente necessari, come la foto scattata, il giorno e l’ora, la targa e le caratteristiche dell’illecito (come ad esempio la velocità o il tempo trascorso da quando era scattato il semaforo rosso), scartando invece in automatico i dati di tutti gli altri veicoli che non hanno commesso infrazioni. Applicando questi principi è stata bloccata l’aggiudicazione di un appalto di un Comune che aveva deciso di dare spazio alle nuove tecnologie per la gestione di ventiquattro postazioni tra autovelox e controlli ai semafori. (Sentenza 8 del 4 gennaio 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Veneto)

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