Telecamere nella caffetteria: multata la società che gestisce il locale

Palesi le condotte irregolari. A cominciare dall’installazione di quattordici occhi elettronici, pur mancando i cartelli informativi

Telecamere nella caffetteria: multata la società che gestisce il locale

Multa di 20.000 euro per la società che gestisce un locale – una caffetteria – e ha provveduto ad installarvi un impianto di videosorveglianza non conforme, però, alle norme in materia di protezione dei dati personali. A dare la stura al provvedimento sanzionatorio emesso dal Garante per la protezione dei dati personali è l’accertamento della presenza di ben quattordici telecamere funzionanti, poste all’interno e all’esterno dell’esercizio commerciale, in assenza di cartelli informativi che informassero le persone della loro presenza. Peraltro si è appurato che l’installazione del sistema di videosorveglianza era avvenuta in assenza dell’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro o dell’accordo sindacale con i lavoratori impiegati nel locale. Il Garante precisa che, per quanto riguarda il trattamento di dati personali per mezzo di un impianto di videosorveglianza, effettuato in assenza di informativa, tale condotta si pone in contrasto con quanto stabilito dalla normative che sancisce che il titolare del trattamento è tenuto a fornire al soggetto – prima dell’inizio del trattamento – tutte le informazioni relative alle caratteristiche essenziali del trattamento. Quando poi, come in questo caso, il sistema riprende anche ambiti nei quali operano dipendenti della società, occorre rilevare che, nell’ambito del rapporto di lavoro, l’obbligo di informare il dipendente è altresì espressione del principio generale di correttezza dei trattamenti. (Ordinanza del 7 aprile 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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